martedì 3 maggio 2016

I nuovi incentivi per la rimozione dell'amianto

Tratto dal sito www.preventivi.it

Nuovi incentivi per la rimozione amianto


I nuovi incentivi per rimuovere l'amianto dai tetti saranno operativi a breve. Lo ha annunciato il ministro dell’Ambiente,Galletti, comunicando che il testo è pronto. Il decreto è stato esaminato anche dal Ministero dell’Economia e dall’Agenzia delle Entrate e potrebbe essere approvato presto. La misura, introdotta dal Collegato Ambiente alla Legge di Stabilità (Legge 28 dicembre 2015, n. 221) deve essere regolata con un decreto del Ministero dell’Ambiente entro 90 giorni dalla sua entrata in vigore avvenuta il 2 febbraio 2016, quindi entro il 2 maggio 2016.

Cosa prevede l’incentivo

L'incentivo, come disposto dal Collegato – verrà erogato sotto forma di credito d’imposta del 50% delle spese sostenute e ripartito in 3 quote annuali, a favore di imprenditori che effettuano interventi di bonifica dell’amianto su beni e strutture produttive. L’investimento per essere incentivato dovrà essere pari ad un minimo di20mila euro e non superare i 400mila euro. 
Il limite di spesa complessivo della misura è di 5,667 milioni di euro per ciascuno degli anni 2017, 2018 e 2019.
Viene inoltre istituito un apposito fondo per promuovere la realizzazione di interventi di bonifica di edifici pubblici, con una dotazione finanziaria di 5,536 milioni di euro per l’anno 2015 e di 6,018 milioni di euro per ciascuno degli anni 2016 e 2017.
Il credito di imposta per la rimozione dell’Amianto può essere utilizzato percompensare debiti erariali di varia natura, pagamenti Inps, Inail, versamenti IVA, imposte sulle persone giuridiche ed IRAP.
Le domande dovranno essere presentate online attraverso una apposita piattaforma informatica predisposta dal Ministero che sarà disponibile dopo la pubblicazione del decreto.

E per i privati?

Per i privati cittadini, oltre ai contributi regionali e comunali sono previsti incentivi fiscali per le ristrutturazioni delle abitazioni. Anche per il 2016 è possibile usufruire delle detrazioni fiscali per le spese sostenute per la bonifica dell’amianto. L’importo della detrazione è pari al 50% delle spese sostenute fino a un ammontare massimo di96mila euro (quindi se la spesa per la bonifica dall’amianto sostenuta è di 15.000 euro si possono recuperare 7.500 euro in 10 quote annuali).

La situazione in Italia è drammatica


Il problema dell'amianto in Italia è moltoserio e lo dimostrano i dati comunicati il 28 aprile, giornata mondiale per le vittime dell'amianto, promossa daLegambiente per sensibilizzare in tema di bonifiche. L’amianto è stato infatti messo al bando, perché risultato cancerogeno, ventiquattro anni fa con la Legge 257/1992che ne ha vietato l’estrazione, l’importazione, la commercializzazione e la produzione di manufatti che lo contengono. La normativa impone anche la bonificadei siti in caso di rilascio di fibre potenzialmente cancerogene. 
L’asbesto (l’altro nome dell’amianto) però si trova ancora oggi nelle nostre abitazioni in serbatoi, canne fumarie, tubazioni, coperture ed è causa di oltre 4mila decessi ogni anno.
Il Ministero dell’Ambiente conta oltre 44mila siti contenenti amianto di cui poco più di 2mila bonificati e più di 41mila ancora da bonificare.
Per effettuare le operazioni di rimozione dell’amianto è importante rivolgersi ad una delle Aziende addette alla bonifica e smaltimento dell’amianto: infatti, soltanto le imprese iscritte all’Albo gestori Ambientali possono effettuare le bonifiche dell’amianto.

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