domenica 19 luglio 2015

Cos’è un edificio ombra? Scopriamolo, c’entra col Nuovo APE

Tratto dal sito www.ediltecnico.it

A partire dal primo ottobre, il progettista, in linea con il nuovo quadro normativo, deve applicare le nuove regole a proposito di Nuovo APE e di efficienza energetica, dovrà utilizzare le nuove modalità di calcolo della prestazione energetica e i nuovi requisiti minimi di efficienza per edifici nuovi e ristrutturati. Dovrà inoltre adeguare gli schemi di relazione tecnica di progetto in funzione delle diverse tipologie di opere: nuove costruzioni, ristrutturazioni importanti o riqualificazioni energetiche. Le nuove regole entrano in vigore, appunto, dal 1° ottobre 2015.

Nuovo APE, nuove regole di prestazione energetica e edificio ombra

È proprio tra le mansioni che il progettista deve svolgere che spunta l’edificio ombra. Il progettista deve confrontare il progetto dell’edificio che verrà costruito con un edificio standard, virtuale ma analogo al progetto reale, prendendo in considerazione i requisiti di prestazione energetica fissati dal decreto. Se i requisiti del progetto reale risultano in linea con quelli dell’edificio standard, l’esame è superato. In base a quanto il progetto è migliorativo del progetto standard, all’edificio reale viene assegnata la classe energetica.
Il metodo di calcolo basato sul confronto con l’edificio ombra, due appartamenti dello stesso condominio, per esempio, potrebbero essere classificati diversamente perchè aventi caratteristiche che modificano i parametri di efficienza.
In generale, il livello di prestazione energetica dell’edificio reale va dalla A (massimo livello) alla G. I livelli sono dieci in tutto: i primi quattro saranno tutti A, da A4 (massimo livello) ad A1. Il livello minimo richiesto per i nuovi edifici o per le ristrutturazioni esistenti è la classe B (attualmente è richiesta la B dei sistemi regionali).
Per un approfondimento sugli altri contenuti delle regole nuove per le prestazioni energetiche degli edifici e del Nuovo Ape, leggi
Lorenzo Bellicini, direttore del Cresme sottolinea l’importanza del cambiamento in meglio, ma individua subito un punto debole. “Chi controlla? Il tema della qualità della certificazione è uno dei temi fondamentali in un’azione di questo tipo. Soprattutto se tu concedi degli incentivi. Se tu fissi i paletti ma poi non controlli oppure non fai norme che definiscono bene l’aspetto dei controlli, è tutto inutile”.
L’ edificio ombra è certamente un metodo per effettuare controlli più precisi, ma chi controlla che questi controlli legati al Nuovo APE vengano fatti correttamente? E chi controlla i controllori? Who watches the Watchmen?

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