lunedì 19 ottobre 2015

Camino a bioetanolo, i motivi di una scelta sempre più condivisa

Articolo tratto dal sito www.preventivi.it

Il riscaldamento della casa è un vero problema per molti italiani, soprattutto a causa di costi sempre più elevati delle bollette, tali a volte da mettere in profonda crisi il bilancio familiare. E’ in effetti molto difficile poter intervenire in maniera efficace in un momento in cui la crisi rende sempre più magre le risorse disponibili, anche in considerazione del fatto che un riscaldamento adeguato dell’abitazione può tradursi in un vantaggio non indifferente per la qualità della vita dei suoi occupanti. Un aspetto quindi tale da non poter essere assolutamente sottovalutato. 
Per chi è alla ricerca di valide alternative al camino tradizionale, quello ecologico alimentato a bioetanolo può rappresentare una opzione assolutamente valida per poter scaldare gli ambienti della casa, senza la produzione di fumi nocivi, rispettando al massimo l'ambiente. A questi vantaggi, si aggiunge poi quello prettamente estetico, derivante dalle forme e design eleganti ed accattivanti che caratterizzano spesso il camino a bioetanolo, rendendolo adatto ad impreziosire gli ambienti della casa in cui esso va a collocarsi.
Il vantaggio di carattere ambientale deriva soprattutto dall’utilizzo di un combustibile, il bioetanolo del tutto biodegradabile, il quale non contiene zolfo. In conseguenza di ciò le emissioni di monossido di carbonio e di anidride carbonica sono estremamente ridotte, evitando non solo i danni all'ambiente, ma anche quelli alla salute dei componenti del nucleo familiare che decida di adottare il camino a bioetanolo. 

Altro vantaggio non indifferente offerto dal camino a bioetanolo è quello derivante dall’assenza di fumi nella fase di combustione, che oltre a non creare cattivi odori all’interno dell’abitazione, rende del tutto inutile la presenza della canna fumaria, evitando di conseguenza la necessità di opere murarie fastidiose e costose. Inoltre l'installazione del camino a bioetanolo non comporta grandi problemi, poiché non prevede l'allaccio alla rete elettrica oppure all'impianto del gas, rendendo possibile la collocazione del dispositivo in qualsiasi punto della casa, a seconda delle esigenze che si presentino di volta in volta. 
Anche l'utilizzo del bioetanolo riserva vantaggi, trattandosi di un combustibile in forma liquida tale da poter essere contenuto e trasportato in bottiglie o taniche, non occupando peraltro eccessivo spazio all'interno della casa, a differenza ad esempio della legna. La mancata produzione di ceneri all'interno del camino rende possibile l’estrema semplicità delle operazioni di manutenzione e pulizia dello stesso, tali da poter essere espletate con un impegno realmente minimo, un vantaggio quindi estremamente apprezzabile soprattutto nel caso in cui gli abitanti di una casa siano costretti a passare molte ore fuori dalla stessa e non vogliano quindi perdere eccessivo tempo per operazioni di questo tenore. Non vanno poi sottovalutati i vantaggi dal punto di vista estetico offerti dal camino a bioetanolo, con modelli in grado di presentare forme, dimensioni e colori diversi, tali da adattarsi a qualsiasi esigenza d'arredo e una fiamma che garantisce un aspetto caldo ed elegante tanto da ricreare l'atmosfera tipica dei tradizionali caminetti a legna. Il tutto, con aspetti visivi tali da creare un colpo d’occhio estremamente suggestivo, che si è rivelato un asso nella manica per la diffusione sempre più notevole del biocaminetto.

Camino bioetanolo: come funziona 


Il funzionamento del camino a bioetanolo è estremamente semplice. Per quanto riguarda la struttura del camino, essa presenta caratteristiche funzionali ben definite, che rendono ad esempio abbastanza inutile la presenza della canna fumaria in assenza di fumi da espellere nell'ambiente esterno. Il nocciolo del camino a bioetanolo è costituito dal serbatoio deputato al contenimento del combustibile, che ha al suo interno una pietra porosa fissata alla parete mediante una guarnizione,  che va ad attingere dal combustibile. Proprio la natura porosa della pietra, le permette di assorbirlo per poi rilasciarlo nell'ambiente sotto forma di vapori i quali, una volta mescolatisi all'aria, vengono completamente bruciati.

Camino bioetanolo: quanto consuma


II consumo del biocaminetto va considerato come puramente indicativo, poiché dipende dai vari modelli proposti, dalla capienza del bruciatore e dalla potenza della fiamma a seconda del bruciatore, che è regolabile in molti dei modelli attualmente in commercio. Possiamo comunque affermare che in media un camino a bioetanolo che rimanga acceso per un arco di tempo compreso tra le 3 e le 4 ore al giorno a fiamma massima, consuma circa 5 litri di bioetanolo alla settimana. Ove invece si mantenga la fiamma al livello più basso, un litro di bioetanolo può durare anche sino a 10 ore.

Camino bioetanolo: quanto scalda


Proprio l’assenza di fumi da espellere all'esterno, rende possibile il fatto che il calore prodotto rimanga del tutto all'interno dell’abitazione, garantendo in tal modo unrendimento del 100%, per cui un ambiente non troppo grande , con una superficie compresa tra i quaranta e i cinquanta metri quadrati, può essere efficacemente riscaldato in un arco di tempo relativamente breve, con incrementi di temperatura di circa dieci gradi ogni ora. Solitamente un litro di bioetanolo riesce a sviluppare circa dai 3 ai 4Kw all’ora dal momento della sua combustione, a seconda del bruciatore utilizzato.
Andrebbe però tenuto nel debito conto come il camino a bioetanolo non vada utilizzato come unica fonte di riscaldamento all’interno di un alloggio, riuscendo a dare il meglio in concorso con altri dispositivi. Una avvertenza che non andrebbe mai sottovalutata, se si vuole trarre il meglio dalle potenzialità di questo dispositivo.

Camino bioetanolo: i prezzi


Per quanto concerne infine il lato puramente economico, il camino a bioetanolo non comporta una spesa eccessiva. Il costo medio di questo dispositivo, infatti, si aggira mediamente tra i cinquecento ed i seicento euro, una cifra che può ovviamente variare in base non solo alle dimensioni, ma anche allo stile complessivo. Si può poi arrivare a prezzi più elevati, sino ai 3200 €, a seconda del numero di bruciatori, della presenza di accensione automatica e di una strumentazione più rifinita in termini di sicurezza. Vanno poi considerati a parte i caminetti di design, i quali costituiscono veri e propri pezzi d'arredo e, come tali, possono arrivare a costi estremamente elevati, anche fino a seimila euro. Nella loro scelta, però, a fare premio è appunto il lato estetico, più che quello relativo alla reale efficienza.

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