domenica 14 febbraio 2016

La documentazione da inviare all'Enea

Tratto dal sito http://acaicastelgandolfo.wix.com

Sono numerosi i dubbi interpretativi che riguardano la documentazione da inviare all’ENEA per poter usufruire delle detrazioni fiscali del 65% in materia di efficienza energetica. Fra questi, rivestono particolare importanza quelli che riguardano gli errori nella compilazione della documentazione obbligatoria, i lavori conclusi (e i pagamenti effettuati) a cavallo di due anni solari, i condomini.
Se il soggetto che intende ottenere la detrazione fiscale si accorge di aver sbagliato ad inserire alcuni dati nella documentazione obbligatoria, cosa deve fare per correggere tale errore?
Con quali tempistiche può farlo?
Per dare una risposta completa e corretta occorre prendere in considerazione l’anno in cui è stata trasmessa ad ENEA la richiesta di detrazione:
 
  • lavori completati nel 2007 e nel 2008: pur non essendo più possibile modificare la richiesta già inviata, è stato riconosciuto il diritto del contribuente a fruire della detrazione anche per quelle spese che erroneamente non siano state riportate nella stessa.Condizioni:1) l’importo delle spese sostenute deve essere stato indicato correttamente nelle relative dichiarazioni dei redditi;2) tali spese, in sede di controllo formale, devono risultare opportunamente documentate.
  • lavori completati dal 2009 in poi: è possibile modificare la documentazione già inviata anche oltre il limite dei 90 giorni dalla fine dei lavori
 
Condizione: le modifiche devono avvenire entro il termine di presentazione della dichiarazione dei redditi.
 
Nel dettaglio:
 
  • per i lavori completati fino a tutto il 2012, non è più possibile modificare nulla;
  • per i lavori completati nel 2013 è stato possibile rettificare i dati inviati sino al 30 settembre 2014, accedendo al sito d’invio 2013;
  • per i lavori completati nel 2014 è possibile rettificare i dati inviati sino al 30 settembre 2015, accedendo al sito d’invio 2014.

Le eventuali correzioni devono essere effettuate mediante l’invio di una nuova comunicazione all’ENEA telematicamente (http://finanziaria2014.enea.it), che sostituirà quella precedente, errata.
 
Documenti da inviare per poter usufruire della detrazione fiscale
 
Non occorre inviare alcuna comunicazione preventiva; la normativa, infatti, impone soltanto che, entro 90 giorni dal termine dei lavori, vengano trasmessi telematicamente:
 
  • l’attestato di qualificazione energetica;
  • la scheda descrittiva degli interventi realizzati;
  • l’eventuale documentazione semplificata (prevista, ad esempio, per la sostituzione di impianti termici con caldaie a condensazione, pompe di calore ad alta efficienza o impianti geotermici a bassa entalpia).
 
Una volta effettuata tale trasmissione, in modo automatico ritorna al mittente da ENEA una ricevuta informatica con il CPID (Codice Personale Identificativo), valida a tutti gli effetti come prova dell’avvenuto invio: non sono previsti altri riscontri da parte di ENEA, né in caso di invio corretto, né in caso di invio incompleto, errato o non conforme.
Cosa non allegare: asseverazioni, relazioni tecniche, fatture, copia di bonifici, piantine, altra documentazione (che deve essere conservata per gli eventuali controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate).
 
Lavori conclusi a cavallo di due anni solari
 
Nel caso in cui i lavori per la riqualificazione energetica siano iniziati (con il pagamento di un acconto all’avvio dei lavori) nel corso di un anno solare e siano in fase di completamento l’anno solare successivo, quali sono gli adempimenti procedurali per ottenere le detrazioni?
Come si devono pagare il saldo e le spese professionali?
Criterio di cassa – soltanto quanto pagato l’anno precedente potrà iniziare ad essere portato in detrazione al 55-65% con la denuncia dei redditi dell’anno successivo.
Condizione – attestazione che i lavori non sono ultimati (tale attestazione può essere sostituita dalla comunicazione telematica all’Agenzia delle Entrate).
 
Pagamenti effettuati a cavallo di due anni solari
 
Nel caso in cui, invece, gli interventi di riqualificazione energetica si siano conclusi l’anno solare precedente e siano stati in gran parte pagati (ad eccezione delle sole spese professionali relative al tecnico abilitato che redigerà la documentazione necessaria ad usufruire delle detrazioni), nella richiesta di detrazione da trasmettere all’ENEA entro 90 giorni dal termine dei lavori, occorre riportare tutte le spese, sia già sostenute che preventivate?
Il termine dei lavori dal quale far decorrere i 90 giorni di tempo utili per trasmettere la richiesta di detrazione all’ENEA può essere documentato:
 
  • dal collaudo dei lavori;
  • dalla dichiarazione di conformità degli stessi;
  • dalla D.I.A., se richiesta.
 
Quindi, in possesso di uno di questi documenti, nella richiesta di detrazione che occorre trasmettere ad ENEA per usufruire delle agevolazioni in oggetto, si possono riportare tutte le spese, sia già sostenute che da sostenersi.
Tuttavia, se le spese preventivate non sono state riportate nella documentazione trasmessa all’ENEA, quest’ultima può essere riaperta e modificata entro il termine di presentazione della dichiarazione dei redditi nella quale la spesa può essere portata in detrazione.
 
Condomini/edifici con più unità immobiliari
 
Qual’è la documentazione che deve essere predisposta ed inviata dall’amministratore di condomini per gli interventi volti ad aumentare l’efficienza energetica, nel caso di impianti centralizzati ed autonomi?
Interventi che non comportano la sostituzione dell’impianto termico:
  • parti comuni:– impianto termico centralizzato: la richiesta di detrazione può essere inoltrata dall’amministratore o da un tecnico abilitato indicando il numero di unità abitative oggetto dell’intervento ed il costo complessivamente sostenuto (allegati A e E del decreto attuativo);– impianti autonomi: occorre predisporre un allegato “A” e “E” per unità immobiliare.
  • sul singolo appartamento:– impianto termico centralizzato:allegato “A” facendo riferimento, per l’involucro edilizio, al singolo appartamento e, per l’impianto di riscaldamento, a quello centralizzato;allegato “E” per il singolo appartamento.– impianto autonomo: allegati “A” e “E” per il singolo appartamento.
 
 
Impianti (terminati dopo il 15/08/2009) che comportano la sostituzione di impianto termico con altro non a biomassa
 
Impianto termico centralizzato: soltanto l’allegato E riferito all’intero edificio (la richiesta di detrazione può essere inoltrata anche dall’amministratore o da un condomino qualsiasi, specificando che la richiesta viene fatta anche a nome di altri, indicando il numero di unità abitative oggetto dell’intervento ed il costo complessivamente sostenuto)
 
Impianti autonomi
 
Un allegato E per singolo appartamento.
 

Info sulle detrazioni 65%

INVIO ENEA
Per potere detrarre la spesa sostenuta per gli interventi di risparmio energetico effettuati su un immobile, è necessario inviare all’Enea, entro 90 giorni dalla fine dei lavori, la copia dell’attestato di certificazione o di qualificazione energetica e la scheda informativa relativa agli interventi realizzati. La data di fine lavori, dalla quale decorre il termine per l’invio della documentazione all’Enea, coincide con il giorno del collaudo e non con quella di effettuazione dei pagamenti (risoluzione 244/E del 2007). In base a quanto prevede il Testo unico sull’edilizia, il collaudo, se necessario in base alla tipologia di intervento realizzato, va fatto entro 60 giorni dalla data di ultimazione dei lavori. Se, in considerazione del tipo di intervento, non è richiesto il collaudo, il contribuente può provare la data di fine lavori con altra documentazione emessa da chi ha eseguito i lavori o dal tecnico che compila la scheda informativa. In tal caso, non è valida l’autocertificazione del contribuente (paragrafo 3.1 della circolare 21/E del 2010). 

INSTALLAZIONE INFISSI
La posa in opera di infissi esterni beneficia del "bonus ristrutturazioni" in caso di nuova installazione o, se riguarda l'intera facciata, di sostituzione con altri aventi sagoma, materiali o colori diversi; in caso contrario, non è possibile usufruire della detrazione Irpef, in quanto l’intervento rientra nella manutenzione ordinaria, per la quale l’agevolazione spetta solo se riguarda parti comuni di edifici residenziali (circolare 57/E del 1998). La sostituzione può comunque rientrare nell’agevolazione, qualora l’opera sia finalizzata al risparmio energetico o al contenimento dell’inquinamento acustico, anche in assenza di opere edilizie propriamente dette. In tal caso, occorre acquisire idonea documentazione (ad esempio, scheda tecnica del produttore) che attesti il possesso dei requisiti di legge, meno stringenti di quelli previsti per la detrazione Irpef al 65%. 

La tariffa agevolata per le pompe di calore elettriche

Con la Determinazione 20/05/2014, n. 9, l’Autorità per l’energia elettrica ed il gas (AEEG), ha definito le modalità attuative della sperimentazione tariffaria che consente l'applicazione della tariffa D1, su base volontaria, per i clienti domestici che utilizzano pompe di calore elettriche come unico sistema di riscaldamento delle proprie abitazioni di residenza. 
Si ricorda in proposito che la Deliberazione 205/2014/R/eel ha previsto l’avvio di una sperimentazione tariffaria su scala nazionale (dal 01/07/2014 al 31/12/2015) rivolta ai clienti domestici in bassa tensione che rispettino i seguenti requisiti: 
• si tratti di applicazioni in locali adibiti ad abitazioni a carattere familiare o collettivo, con esclusione di alberghi, scuole, collegi, convitti, ospedali, istituti penitenziari e strutture abitative similari; 
• si tratti di utenze dotate di misuratore elettronico telegestito installato e in servizio; 
• utilizzino nella propria abitazione di residenza anagrafica un sistema di riscaldamento unico a pompa di calore che possiede i requisiti prestazionali minimi di cui all’Allegato H del D.M. 19/02/2007 (“decreto edifici”) o, in alternativa, rispetti i criteri di ammissibilità di cui all’Allegato II del D.M. 28/12/2012 (“conto termico”), entrato in funzione non prima del 01/01/2008; 
• forniscano il proprio consenso all’effettuazione di verifiche e controlli anche presso la propria abitazione; 
• siano controparti di un contratto di vendita di energia elettrica con un venditore aderente. 
Il termine per l'adesione è stato prorogato al 31/12/2016 ad opera della Deliberaz. AEEGIS 02/12/2015, n. 582/2015/R/eel.  
Il provvedimento in oggetto approva: 
• ·il fac-simile del modulo da utilizzare per presentare richiesta di adesione alla sperimentazione tariffaria; il fac-simile dell’asseverazione che dovrà essere sottoscritta da un tecnico abilitato qualora presso l’abitazione di residenza anagrafica del cliente sia presente, oltre alla pompa di calore elettrica, anche un generatore di calore alternativo. Con l’asseverazione il professionista deve dichiarare che i generatori di calore alternativi hanno mera funzione di integrazione della pompa di calore e sono alimentati da fonti rinnovabili oppure che il loro utilizzo è meramente riservato a situazioni di emergenza (ad es. caldaie a gas/gasolio preesistenti all’installazione della pompa di calore), anche in considerazione del fatto che il sistema unico a pompa di calore risulta da solo in grado di coprire l’intero fabbisogno termico per riscaldamento dell’abitazione. 
• il fac-simile del modulo da utilizzare per richiedere di rinunciare alla sperimentazione tariffaria; 
• la check-list che ogni venditore aderente utilizza per compiere una verifica preliminare di correttezza e completezza formale delle richieste di adesione, prima di procedere a trasmettere all’impresa distributrice le informazioni minime necessarie. 

lunedì 8 febbraio 2016

La sostituzione degli infissi

Tratto dal sito www.preventivi.it

Sostituire gli infissi: un investimento per il risparmio energetico


Scegliere infissi e serramenti giusti per la nostra casa è molto importante anche se  bisogna ponderare diversi aspetti. Certo, non si tratta di una spesa da poco per cui bisogna stare molto attenti a fare la sceltagiusta e soprattutto aderente alle proprie necessità.
Decidere di cambiare gli infissi non è facile ma ci sono almeno tre buoni motiviper farlo:

  • risparmiare sulle bollette del gas, infatti un consumo eccessivo non è sempre dovuto a caldaie e caloriferi ma anche ad un cattivo isolamento della casa e ad una conseguente perdita del calore da porte e finestre.
  • migliorare il comfort abitativo, garantendo un’ottimo isolamento termico e acustico.
  • aumentare il valore del proprio immobile perché in caso di vendita, una prima esamina da parte dell’acquirente è proprio lo stato dei serramenti.

Un buon infisso deve proteggere dalle intemperie, dal freddo e dal caldo e possibilmente anche dai malintenzionati.

Quali infissi scegliere

La scelta di un serramento ad alto potere isolante, accompagnata dalle necessarie opere di coibentazione, può limitare al massimo la dispersione del calore creato all'interno di una casa dai dispositivi per la climatizzazione. Parliamo del consumo energetico che può essere contenuto al massimo ove si provveda a scegliere le soluzioni giuste.
Proprio per questo motivo è assolutamente necessario procedere all'adozione di infissi in grado di dare ottime risposte sia da un punto vista estetico, che della funzionalità, scegliendo tra i diversi materiali legnoalluminio e polivinile di cloruro (pvc).
Gli infissi in pvc sono sempre più popolari anche in Italia. A spingerli sul mercato sono alcune caratteristiche estremamente rilevanti, a partire dalla durata, che consente un'ottima ammortizzazione della spesa sostenuta.
Il pvc è inoltre molto versatileresistente, altamente isolante, impermeabile all'acqua e capace di resistere al meglio all'abrasione. E’ un materiale che può facilmente essere riciclato alla fine del suo ciclo vitale per essere riutilizzato anche se non all’infinito ma soltanto una volta. 
Altra peculiarità che viene spesso messa in risalto nel caso del pvc è il costo contenuto. Proprio grazie a questo largo ventaglio di peculiarità il pvc è riuscito ad assicurarsi circa un quinto del mercato complessivo del nostro paese.

Infissi in pvc: pro e contro


Rispetto ai serramenti in legno e alluminio, gli infissi in pvc hanno diversi pro e contro. 
I pro:
  • ottimo rapporto qualità/prezzo;
  • alti valori d’isolamento;
  • elevata fonoassorbenza;
  • ottime capacità ignifughe.

I contro:
  • scarsa rigidità dei profili di grandi dimensioni;
  • resa estetica inferiore rispetto ad altri materiali come il legno, soprattutto sotto il profilo della necessaria uniformità con l’arredamento o l’aspetto dell'ambiente in cui viene a calarsi.
Bisogna fare attenzione alla qualità del PVC impiegato perché quando è bassa, gli infissi sono facilmente deteriorabili, specialmente se sottoposti a intemperie e sbalzi di temperature. Il loro tallone d’Achille è l’esposizione continua all’irradiazione solareperché con il passare del tempo il materiale può "seccarsi" perdendo la sua robustezza.
Per garantire l’adeguato isolamento acustico e termico si può optare per un infisso che abbia una struttura interna di PVC e una parte esterna realizzata in alluminio per preservare il PVC dall’aggressione degli agenti atmosferici.
Il nostro consiglio, per chi intende cambiare gli infissi della propria abitazione, è quello di rivolgersi a professionisti in grado di consigliare le migliori soluzioni, sia per la realizzazione che per l’installazione fondamentale per un’ottima resa.

Le detrazioni fiscali 

La sostituzione degli infissi è da considerare un investimento perché permette di risparmiare notevolmente sul consumo in bolletta.
Inoltre lo Stato con la Legge di Stabilità 2016 ha prorogato fino al 31/12/2016 ladetrazione fiscale del 65%, il cosiddetto Ecobonus, per le spese di lavori di riqualificazione energetica mirati a una riduzione della trasmittanza termica. A conti fatti si può recuperare più della metà della spesa relativa.
Oltre alla detrazione Irpef, la Legge di Stabilità ha stabilito che sui lavori di ristrutturazione e qualificazione energetica sarà applicata l'iva agevolata al 10%. 
La normativa prevede che l’aliquota agevolata si applichi solo su : • l’importo della manodopera e dei materiali non significativi (viteria, siliconi, guarnizioni, ecc); • per l’importo dei materiali significativi (ovvero gli infissi) solo sulla differenza tra l’importo complessivo dell’intervento e quello dei beni significativi.
Ad esempio se il costo totale ammonta a € 15.000 (di cui € 5.000 di manodopera e beninon significativi e € 10.000 beni significativi) l’iva agevolata sarà applicata all’intero importo di manodopera e beni non significativi mentre sui beni significativi sarà applicata soltanto sulla differenza tra € 15.000 e € 10.000 (quindi solo su € 5.000), mentre sul residuo dei beni significativi (€ 5.000) sarà applicata l’Iva al regime ordinario.

I sistemi di riscaldamento più efficienti

Tratto dal sito www.preventivi.it

I sistemi di riscaldamento più efficienti


E’ ormai un dato di fatto che il clima sta subendo profondi cambiamenti, gli inverni sono sempre più brevi e le estati lunghe e torride. Ci sentiamo spesso ripetere che non ci sono più le mezze stagioni...come possiamo quindi ottimizzare il nostro impianto di  riscaldamento quando le temperature non sono troppo fredde? 
L'opzione migliore è senz’altro quella di scegliere un sistema integrato fra le diverse tecnologie per rendere l'abitazione più confortevole e soprattutto tenere sotto controllo i costi. Ci sono alcuni sistemi che non richiedono grandi interventi di ristrutturazione e per questo sono da prendere in considerazione.

La stufa a pellet

Si potrebbe pensare di integrare l’impianto esistente, installando una . Queste stufe sono: 
  • facili da installare;
  • ecologiche in quanto utilizzando un combustibile  prodotto da scarti di lavorazione del legno che vengono pressati, che produce poca cenere (da smaltire con l’umido), con emissioni di CO2 quasi nulle.
  • economiche, con alti rendimenti e bassi consumi energetici;
  • hanno bisogno di pochissima manutenzione. 
Possono essere ad incasso o freestanding, hanno un ingombro veramente ridotto per cui sono adattabili a piccoli spazi. Grazie al design sempre più evoluto, sono anche belle da vedere.

Il climatizzatore

In alternativa alla stufa a pellet anche installare un  con pompa di calore, utilizzando la funzione di riscaldamento, potrebbe essere utile per evitare di accendere l’intero impianto quando le temperature sono tiepide.
Se il tutto viene associato ad un  si potrebbero veramenteazzerare i costi perché si produce energia a km 0.
Molto spesso siamo portati a pensare che non utilizzare il riscaldamento vuol direrisparmiare. Invece se riusciamo a mantenere una temperatura costante intorno ai 19/20 ° in tutta la casa riusciamo a contenere i costi. Utilizzare un termostato per regolare e programmare la temperatura quando siamo fuori casa ci aiuta a trovare gli ambienti piacevolmente tiepidi ed evitare di sparare al massimo l’impianto una volta rientrati, per riscaldare in breve tempo.

La pompa di calore


Un’altra soluzione è quella di sostituire le vecchie caldaie con una , riducendo anche l’inquinamento. Il costo iniziale sarà un po’ più alto ma sul lungo termine, i vantaggi saranno notevoli. Questa macchina permette di prelevare l’aria dall’esterno e trasferirla all’interno della struttura con un risparmio energetico del 50%. Il processo sfrutta la differenza di temperatura attraverso l’energia elettrica che può essere ricavata da delle fonti rinnovabili in modo da ridurre l’inquinamento.
Le pompe di calore permettono sia di fornire calore per il riscaldamento, sia energia per il raffreddamento. Il costo in bolletta sarà ridotto significativamente, quindi il risparmio economico è senz’altro un incentivo per adottare il nuovo sistema di riscaldamento.
Se si sta ristrutturando, si può pensare di installare un sistema di  che nonostante i costi più elevati è in grado di garantire un comfort elevato in quanto il calore è diffuso per irragiamento a temperature più basse rispetto agli elementi radianti a muro. Se associato ad una pompa di calore si può ridurre di un terzo il costo rispetto ai sistemi tradizionali.

Le detrazioni fiscali

Grazie alle  ristrutturare vecchi impianti di riscaldamento è diventato molto conveniente
L’installazione di stufe a pellet, climatizzatori e pompe di calore ad alta efficienza, rientrano nella categoria di interventi che possono beneficiare delladetrazione 65%, c.d. “Ecobonus”, riconosciuta per interventi di riqualificazione energetica.
La Legge di Stabilità ha prorogato questo incentivo fino al 31/12/2016.